spazio semilibero di discussione semiaperto a tutti

Friday, March 24, 2006

ops.

uno scusa generale all'allegra compa del calamaro,
ho scambiato blog (non avrei mai osato riferirmi a voi con appellativi tipo "ciospe" o "pupoe".

beh.
ciao a tutti.
raccoglierò informazioni anche sul folklore di fanano.

se siete sopravvissuti alla fiesta dell'imbottigliamento.

marghe

buona primavera!

ciao a tutte,
sportive incerottate e squinze piercingate,
esamande e nullafacenti,
vedo che ve la passate...
io sono nell'ampio e accogliente (!) androne di via centotrecento (perchè cazzo poi una via si deve chiamare così?) ad aspettare che la rita esca dalla sua lezione di filosofia (io ho scoperto mezz'ora fa che le mie intense ore di filosofia nel bunker duemetriperduesenzafinestreinquattrogatti sono già in pausa) per darle delle fotocopie (ho appena speso 18 euro di fotocopie! che spreco...).

fuori piove, governo ladro.

l'esame è andato decentemente (27), piuttosto è stata insopportabile l'attesa: ero la quarta e mi ha interrogato alle tre. poi ho aspettato le compari di sfiga e insomma, la birra per festeggiare ce la siamo fatte alle sette.

almeno.

stasera dovrei andare a fanano.
round due per tentare di sciare.
se sui pattini sono caduta due volte in un'ora,
beh.
sugli sci ci sarà da ridere.

uh, mercoledì vado al cimitero (yuppi!)

buon weekwnd mie care ciospe,
dalla vostra margò

Friday, March 17, 2006

the legend of the turtlèin

c'era una volta, nell'antica cittadina di castelfranco d'emilia, una locanda nota come "la lucerna", che ebbe la gioia di ospitare un giorno una dama (credo si chiamasse cesarina, bah - nda) bellissima e avvenente.
l'oste, essendo masculo, rimase colpito dall'energia positiva che solo questa donna sapeva emanare, e fu così che non resistette dallo spiarla tramite il buco della serratura della camera della fanciulla. ella, proprio in quel momento, stava spogliandosi per ristorarsi con un buon bagno caldo e fumarsi una sigaretta, e mostrò le sue dolci fattezze all'oste, il quale (masculo e pure pirla, nda), rimase colpito dal suo piccolo, perfetto ombelico.
egli si precipitò nelle cucine ove, miscelati i poveri ingredienti che gli erano avanzati - farina, formaggio, macinato - diede forma ad un prelibato cibo in onore di tale superbo ombelico.
et voilà.
il turtlèin.

ora, caro diego, dimmi tu se con una storia di tale raffinatezza ed originalità non ci meritiamo un monumento.

the legend of the turtlèin